Con i cedolini di febbraio 2018, in arrivo in questi giorni, stiamo purtroppo assistendo in troppe realtà
aziendali all’assorbimento sui superminimi contrattuali della prima tranche degli aumenti contrattuali
previsti dal rinnovo del CCNL TLC.
L’assorbimento dell’aumento contrattuale previsto, prendendo come riferimento di esempio i 20 € al
5° livello che scattano a partire dal 1° gennaio 2018, viene effettuato a quei lavoratori ai quali
l’azienda al momento dell’assunzione o nel corso degli anni ha riconosciuto individualmente un
aumento di merito o ad personam che in busta paga compare sotto la voce di superminimo o
sovraminimo individuale.
Mentre non è possibile assorbire per disposizione di legge i superminimi collettivi in quanto formano
oggetto di contrattazione collettiva e quindi non possono subire interventi unilaterali da parte
aziendale, i superminimi individuali sono soggetti in linea di principio generale all’assorbimento dei
miglioramenti retributivi previsti dalla contrattazione collettiva salvo specifica clausola scritta ( es.
lettera di assunzione, lettera di aumento di merito) che la escluda.
Naturalmente in molte aziende, prima tra tutte TIM, negli anni passati è valso il principio opposto e
cioè il comportamento concludente da parte di questa che, nonostante la mancanza di un’espressa
previsione, ha sempre adottato in occasione dei precedenti rinnovi contrattuali collettivi la regola del
cumulo degli aumenti e non dell’assorbimento.
Condizione che, del resto, da parte sindacale abbiamo sempre rivendicato nelle nostre ultime
piattaforme di rinnovazione del CCNL, ricevendo però dei netti rifiuti da parte datoriale.
Con quest’ultimi aumenti contrattuali previsti dall’Accordo quadro del 23 novembre 2017 conteggiati
in questi giorni sulle buste paga, rileviamo che alcune grandi aziende (es. Vodafone, Fastweb, Sky,
Tiscali, Comdata per la prima volta) hanno ripetuto i riassorbimenti sui superminimi seguendo una
prassi già intrapresa in anni precedenti ma a queste si è aggiunta anche TIM, creando ulteriori
malumori tra le lavoratrici ed i lavoratori destinatari di sovraminimi individuali che fino ad oggi
avevano sempre ottenuto gli aumenti apportati dai rinnovi contrattuali.
SLC, FISTEL e UILCOM ritengono controproducente e poco lungimirante la posizione di tutte quelle
aziende che hanno proceduto al riassorbimento dei superminimi perché vanifica per una sempre più
significativa parte di Lavoratrici e Lavoratori gli avanzamenti economici apportati dal CCNL dopo una
lunga e difficile trattativa.
Un circolo vizioso, un dare con una mano e riprendere con l’altra, che non è accettabile e non giova
agli assetti relazionali dei quali le stesse parti datoriali dichiarano l’ importanza e su cui si vuole
continuare ad investire.
Le Segreterie nazionali chiedono a tutte le aziende coinvolte di porre fine ai riassorbimenti sui
sovraminimi individuali , di recuperare quelli appena effettuati e di non reiterarli in occasione della
erogazione della seconda tranche degli aumenti previsti il 1° luglio 2018 che saranno comprensivi di
Minimi Tabellari ed ERS (Elemento Retributivo Separato).
Quanto accaduto conferma altresì, se mai ve ne fosse stato bisogno, che la strada maestra per il
miglioramento delle condizioni economico-normative è quella della contrattazione collettiva anziché
quella individuale che lascia i lavoratori in balia della discrezionalità del datore di lavoro.

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