Ieri, 26 gennaio, si è svolto l’incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, il coordinamento RSU e l’azienda System House per confrontarsi su quanto previsto dall’art.1 lettera B del CCNL delle Telecomunicazioni.

L’azienda ha fornito una informativa dettagliata e puntuale sull’andamento aziendale sia in termini di fatturato, occupazione, crescita, sviluppo, commesse e prospettive future.

System House negli ultimi 3 anni è cresciuta esponenzialmente a seguito della aggiudicazione di importanti gare energetiche e di servizi postali, entrando a pieno titolo tra le più grandi realtà produttive italiane del settore dei contact center in outsourcing. Al 31 dicembre 2021 l’azienda conta 11 siti produttivi (Torino, Reggio Emilia, Roma, Napoli, Taranto, Catanzaro, Crotone, Locri, Reggio Calabria, Catania, Palermo), in cui operano 2684 lavoratori di cui 2329 lavoratori a tempo indeterminato, 182 collaboratori, 173 lavoratori in somministrazione. Dell’intera forza occupazionale ben il 70,67% è rappresentato da lavoratrici.

Il fatturato aziendale dal 2018, in cui contava poco più di 20milioni di euro, ha visto un consolidato 2020 di quasi 40 milioni di euro, con una ulteriore crescita prevista per il bilancio 2021 che dovrebbe attestarsi intorno ai 43 milioni di euro. Nei tre anni di riferimento presentati dall’azienda l’ebitda è sempre stato positivo mediamente al di sopra del 3%.

In relazione al 2022 l’azienda ha dichiarato di voler puntare ad un consolidamento delle attività in essere, puntando a stabilizzare l’organizzazione aziendale, terminate le varie start-up derivanti da altrettante clausole sociali gestite in ingresso.

La delegazione sindacale ha colto con favore i risultati forniti dall’azienda, riconoscendole un ruolo importante all’interno del settore dei contact center in outsourcing, specie in ambito occupazionale e sociale. System House infatti si è resa protagonista nella stagione del consolidamento delle clausole sociali di importanti accordi, che andando ben oltre la mera procedura, attraverso la valorizzazione della contrattazione, hanno permesso di traguardare intese inclusive che hanno messo in sicurezza anche lavoratrici e lavoratori con contratti di lavoro temporanei o in eccedenza presso le aziende uscenti.

Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, tenuto conto dell’andamento aziendale, dell’importanza assunta da System House nel panorama italiano del comparto, ritengono non più rinviabile la sottoscrizione di un accordo integrativo aziendale, al cui interno prevedere normative di maggior favore, lavoro da remoto, premio di risultato ed una regolamentazione dell’organizzazione del lavoro.

Le organizzazioni sindacali, registrata la disponibilità aziendale, realizzeranno da subito un fitto calendario di appuntamenti per realizzare una piattaforma rivendica, partecipata ed inclusiva, che possa portare alle lavoratrici ed ai lavoratori di System House un miglioramento delle condizioni economiche e normative, favorendo flessibilità positive che possano generale una sana conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

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