Nella riunione tecnica dell’organismo di consultazione sul Premio di Risultato (PdR) del 17 aprile u.s., cui hanno assistito le Segreterie, Persidera ha comunicato il mancato raggiungimento dell’obiettivo di accesso (fissato al 95% dell’EBITDA del gruppo TIM) e pertanto per il 2018 non spetta l’erogazione.
L’EBITDA è un indicatore economico di valutazione delle performance operative dell’impresa (il profitto lordo). Sulla base di questo indicatore,ogni anno al momento di fare il budget per l’anno successivo viene impostato un valore obiettivo (target) da raggiungere o superare alla fine dell’anno di valutazione (anno di esercizio) per ottenere il PdR.
Negli anni precedenti il raggiungimento dell’obiettivo era stato possibile in quanto le parti hanno convenuto di non considerare gli oneri non ricorrenti iscritti a bilancio (p.es. incentivazioni all’esodo, spese di contenzioso), invece quest’anno questa operazione non avrebbe permesso il raggiungimento dell’obiettivo in quanto hanno pesato negativamente il passaggio della fatturazione da 28 a 30 giorni e l’ingresso del quarto operatore di telefonia mobile (Iliad).
Pur prendendo atto della situazione contabile e degli effetti che ne derivano le RSU e le OO.SS. hanno chiesto all’azienda di prendere in considerazione la possibilità di riconoscere comunque ai lavoratori una gratifica economica per il contributo al perseguimento degli obiettivi del 2018.
L’organismo di consultazione si riunirà di nuovo il primo agosto p.v. per la comunicazione degli obiettivi per il 2020. Sarà l’occasione per tornare a chiedere di ricalibrare gli obiettivi rispetto alle reali possibilità del gruppo TIM.
Vi è tuttavia la concreta possibilità che nel frattempo intervengano sviluppi nella prospettiva della vendita di Persidera da parte del gruppo TIM. In tal caso le OO.SS. e le RSU rivendicheranno comunque la continuità ed il miglioramento della politica retributiva aziendale in ragione del contributo dei lavoratori al perseguimento degli obiettivi aziendali.
Terminata la riunione che aveva carattere tecnico le Segreterie Nazionali hanno avanzato informalmente la richiesta di essere informate tempestivamente nel caso di sviluppi nella prospettiva di vendita e che l’informazione sia la più ampia possibile senza trascurare i possibili effetti sulle imprese appaltatrici.

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