Nonostante il drammatico momento dovuto alla Pandemia causata dal COVID-19 la SLC CGIL ritiene
opportuno evidenziare che in Calabria i responsabili di Poste Italiane, continuano a gestire il personale
in maniera approssimativa e, probabilmente, fortemente condizionati da fattori esterni che
continuano a provocare stress e malumore tra i dipendenti.
In tutti i settori di applicazione, quotidianamente assistiamo a episodi di sconforto, a richieste di
pensionamento anticipato, a richieste di assistenza contro i soprusi messi in atto dai Responsabili
Aziendali. Purtroppo nel territorio calabrese si assiste ad una girandola di responsabili Aziendali e/o di
figure di responsabilità intermedia, create a volte con il solo scopo di gestire il “potere”, che vengono
destinati in Calabria con il solo obiettivo di iniziare un percorso di carriera che mortifica i dipendenti
calabresi che ogni giorno lavorano con umiltà mettendo al servizio dei clienti la propria immagine.
La SLC CGIL considera non tollerabile, nè eticamente corretto, che le ferie dei dipendenti vengano
considerate come un fattore di raggiungimento di premi individuali per “pochi eletti”; che si continui
ad usare i “distacchi gestionali “per coprire la cronica carenza di personale, in barba ai tanti strumenti
di Politiche attive del lavoro concertate con le OO.SS., riuscendo persino a calpestare strumenti come
le graduatorie di mobilità.
Infine si assiste ad un ricatto psicologico, della possibile riconferma, effettuato verso i CTD da molti
responsabili dei centri che li costringono praticamente a lavorare senza un orario certo e senza tutele.
Neanche il periodo di Pandemia dovuta al Covid-19 e gli accordi sottoscritti a livello
nazione le hanno fermato l’arroganza dei Responsabili Aziendali.
Per tutti questi motivi la SLC CGIL ha proclamato lo sciopero delle prestazioni aggiuntive
e dello straordinario per tutto il personale applicato in Calabria
giorno 22/12/2020


La Segreteria Regionale

SLC CGIL CALABRIA

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