“Abbiamo promesso che non ci saremmo fermati e così è stato, anzi, abbiamo rilanciato con ancora più veemenza la nostra azione di denuncia verso lo sfruttamento nei call center” descrive così Alberto Ligato il proprio impegno e il lavoro suo e quello di tutta la Slc Cgil Calabria profuso in questi mesi nel combattere le illegalità diffuse nel settore Call center outbound.

“Numerose sono le convocazioni in questi giorni, presso l’ITL, in seguito alle denunce fatte sul mancato rispetto del Ccnl delle Telecomunicazioni” e continua “in questo settore, soprattutto nel ramo outbound, è fin troppo diffuso il mancato rispetto dei corrispettivi pagati ai lavoratori, ben al di sotto di quanto previsto nel Ccnl nazionale, oltretutto questi “moderni caporali” utilizzano gli escamotage più impensabili per eludere il fisco, troviamo buste paga con trasferte, rimborsi chilometrici, bonus, ecc. su cui non vengono versati i dovuti contributi.
Stiamo portando tutto questo all’attenzione degli ispettori del lavoro e per quanto possibile ci stiamo portando anche le aziende!
Altre tre aziende si aggiungono all’elenco delle segnalazioni, con una siamo riusciti a normalizzare la situazione ed a far recuperare ai lavoratori le spettanze, per le altre invece agiremo legalmente ed in sinergia con gli organi preposti.
Come più volte affermato non ci fermeremo!”

Siamo consapevoli che ancora c’è molta strada da fare, ma continueremo a lavorare, a stretto contatto con gli organi preposti che approfitto per ringraziare, in quanto, anche sotto organico, si spendono giorno dopo giorno in favore dei lavoratori, per ristabilire la legalità in questo settore.

Continuate ad inviarci le vostre segnalazioni ai nostri contatti o sul sito della Slc Cgil Calabria tramite il nostro sportello virtuale https://www.slccgilcalabria.it/presidio-della-legalita/

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