È notizia di questi giorni, è stato inserito nella manovra, lo slittamento della chiusura del mercato tutelato al 2022.
Le centinaia di lavoratrici e lavoratori di Contact center che operano per i servizi tutelati di committenti energetici (Enel soprattutto in Calabria) possono tirare un sospiro di sollievo.
La Slc Cgil Calabria ritiene che vadano analizzati con anticipo gli effetti sulla occupazione della chiusura del servizio tutelato nel mondo dei Contact Center, quindi ritenendo positivo il rinvio al 2022, auspica che il settore si doti di strumenti per governare i processi di questa migrazione.
Quando i clienti dei servizi energetici transiteranno verso il mercato libero genereranno una rimodulazione del traffico telefonico verso i numeri verdi di informazione ed assistenza ove operano migliaia di lavoratori in Italia, circa 500 in Calabria. Prima di quella data bisognerà analizzare, con la dovuta attenzione, gli effetti sull’occupazione nel mondo del customer care, che lavora per il mercato tutelato, ed individuare soluzioni che non vadano ad impattare sulle lavoratrici ed i lavoratori del settore dei call center in outsourcing.
Bisogna agire d’anticipo, utilizzando al meglio la proroga, dimodoché non ci si trovi, a fatto compiuto, a dover affrontare l’ennesima emergenza occupazionale in un settore che di per sé non ha ancora gli anticorpi adatti.


La segreteria regionale Slc Cgil Calabria.

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