A seguito della nostra lettera del 9 aprile ci sono giunte indiscrezioni riguardanti anche il pagamento “parziale” del Premio di Produzione, se tale voce fosse confermata ci troveremmo davanti ad una interpretazione arbitrarie delle intese sottoscritte, con danno alla credibilità delle relazioni sindacali e delle Organizzazioni Sindacali.

Sembrerebbe che la Rai, in aggiunta a quanto già denunciato sull’attuazione delle intese nella nostra del 9 aprile u.s., sia intenzionata a non corrispondere l’intera somma del Premio di Produzione con le competenze di aprile, senza aver in alcun modo evidenziato la questione alle parti contraenti.

Questo inevitabilmente ci porta a chiedere che, da oggi in avanti, su qualsiasi tema contrattuale siano impegnate le organizzazioni sindacali sia sempre presente Unindustria-Confindustria, sperando che tale presenza aiuti un percorso fatto di regole certe ed atti trasparenti.

Chiariamo che, secondo le nuove intese sottoscritte il 12 dicembre 2018, l’erogazione dei due premi (Premio di Risultato – variabile e Premio di Produzione – fisso) sono stati semplicemente temporalmente scambiati rispetto a quanto era previsto precedentemente nel contratto nazionale di lavoro.

Questa scelta seguiva il razionale di erogare il Premio di Risultato, istituto contrattuale variabile legato al risultato economico dell’anno precedente, successivamente all’approvazione del bilancio consolidato della Rai, in tal modo superando la prassi dei tardivi pagamenti dovuti ad una posticipata comunicazione dei dati economici di bilancio.

Tale modifica non è intervenuta in alcun modo sul valore del Premio di Produzione, rimasto di 508,95 € al 4º livello, mentre l’accordo su citato è intervenuto sulle modalità di erogazione e sul valore del Premio di Risultato.

Lo spostamento temporale delle due erogazioni non è stato, in alcun modo, oggetto di trattativa economica; le parti, infatti, hanno implicitamente condiviso che la nuova regolamentazione si compensava realizzando, nei termini di erogazione, un anticipo del premio di produzione ma un posticipo del premio di risultato.

Se qualcuno immagina che, utilizzando i lavoratori come vittime sacrificali si indebolisca il sindacato è bene chiarire che, qualora il Premio di Produzione non dovesse essere erogato nei tempi e nei modi sottoscritti, le scriventi agiranno mettendo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie per tutelare i lavoratori ed il sindacato.

Se questo fosse lo scenario, anche guardando alla peculiare storia della Rai, per la prima volta ci troveremmo ad avviare una procedura di sciopero generale per una mancata applicazione “contrattuale” avendo alle porte una delicatissima fase di confronto sul Piano Industriale ed Editoriale.

Per tale ragione, ancora una volta, Vi scriviamo per tentare di ricondurre il confronto ad una condizione di rispetto reciproco.

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