Ieri, in concomitanza del tavolo aperto al Ministero del Lavoro sulla vertenza ITA, sciopero dei lavoratori Almaviva adibiti alla commessa e massiccia partecipazione degli stessi all’assemblea pubblica indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, a Cosenza, con a tema le vertenze principali calabresi in ambito Call Center.
La massiccia adesione dei lavoratori allo sciopero, che ha sfiorato il 100%, rafforza la posizione intransigente assunta dalle organizzazioni sindacali di fronte alla inaccettabile proposta presentata da Covisian che prevede un graduale assorbimento del personale (dilazionandolo in 3 anni) ed una riduzione dell’orario di lavoro (in parte con ammortizzatori sociali ed in parte a carico dei lavoratori).
Il sindacato unitariamente ha affermato che è offensivo pensare di far rimanere in una sorta di limbo centinaia di persone per oltre 2 anni, con la prospettiva di un lavoro sempre più impoverito.
Tutto ciò assume contorni ancora più grotteschi se si pensa che tutto ciò sta avvenendo in un’azienda di proprietà dello stato.
Per noi la strada è una sola: Applicare la clausola sociale nella sua interezza, partendo dal principio che nessuno deve restare indietro e che l’assorbimento in toto del bacino è un punto di partenza imprescindibile.
Nessuno pensi di poter intaccare i livelli retributivi e le anzianità contrattuali in virtù di un ipotetico calo dei volumi…
Siamo davanti ad un’offerta al massimo ribasso?
C’è stato il rispetto delle tabelle ministeriali?
Questi saranno i temi che porteremo avanti con forza nell’incontro che ci sarà oggi pomeriggio al Ministero del Lavoro.
Nel frattempo i lavoratori calabresi saranno in sciopero, fino al 15 ottobre data in cui si prevede DOVREBBE partire il servizio clienti del nuovo vettore.