Slc Cgil Calabria: non più rinviabile il piano straordinario del lavoro richiesto unitariamente dalle confederazioni Cgil e Uil della Calabria.

 

 

La Slc Cgil Calabria ha partecipato attivamente e con convinzione alla grande manifestazione organizzata dalla CGIL e dalla UIL della Calabria lo scorso 16 Novembre presso la Cittadella Regionale. Una grande giornata di mobilitazione che ha visto la partecipazione massiccia di oltre 5000 (fonte Questura) lavoratori precari e non, disoccupati, studenti e pensionati provenienti da ogni parte della Calabria.

In mezzo
Siamo scesi in piazza per dire “Basta” ad una politica Regionale che negli ultimi anni, anziche’ favorire la crescita della buona occupazione, ha reso terreno fertile al precariato aumentando sempre piu’ il divario che separa la nostra Calabria dalle altre Regioni d’Italia.
La scrivente organizzazione sindacale auspica che la presenza di così tanti calabresi, nonostante le condizioni climatiche avverse, induca senza più tentennamenti chi governa questa regione ad operare un deciso cambio di passo nel modo di fare politica: Occorre che si vada finalmente oltre quelle che fino ad oggi sono state solo vaghe enunciazioni.
E’ arrivato il momento che chi gestisce la “Cosa Pubblica” lo faccia senza personalismi, è necessaria la creazione di un tavolo istituzionale ad  hoc, che veda attivamente coinvolte le parti sociali e produttive di questa regione, che possa portare in tempi brevi alla formalizzazione e sottoscrizione di un efficace piano di azione per il Lavoro per troppo tempo auspicato, ma fin qui sempre inopinatamente disatteso.
E’ evidente che in mancanza di risposte concrete ci riserveremo di promuovere nuove azioni di lotta già preannunciate, cioè lo sciopero generale, a cui si aggiungeranno ulteriori iniziative che successivamente verranno decise e programmate unitariamente.
Dalla manifestazione il messaggio che arriva dai lavoratori è fin troppo chiaro: Il tempo delle promesse non mantenute è finito.
La Calabria non può piu’ aspettare, i giovani calabresi meritano un futuro migliore nella propria terra e noi, come CGIL, faremo tutto quanto sarà possibile per garantirglielo.

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