“In attesa che si concluda il processo di validazione del voto in tutte le unità produttive, è possibile rilevare alcuni dati importanti – dichiara il segretario nazionale Slc Cgil, Riccardo Saccone –. Innanzitutto, l’alta partecipazione di 31.000 lavoratrici e lavoratori in tutta Italia, dato non trascurabile per un’azienda che vive, da tempo, una fase di forte criticità e con prospettive future ancora non chiare. Migliaia di persone hanno convogliato paure, legittime scontentezze, speranze verso lo strumento principe della rappresentanza e della ‘intermediazione’, riconoscendolo quindi come ancora pienamente valido”.

“Il sindacato confederale ha raccolto oltre il 70% dei consensi. La stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori di Tim, quindi, ha riconfermato la propria fiducia nel valore della contrattazione, sebbene declinata con le diverse sensibilità che contraddistinguono il fronte confederale”, afferma il dirigente sindacale.

“In ultimo, Slc si conferma, ancora una volta, abbondantemente il primo sindacato in Tim, con circa il 35% dei voti complessivi – prosegue il sindacalista –. Anche questo non era un fatto scontato, soprattutto alla luce delle forti difficoltà affrontate dall’azienda negli ultimi anni e della conflittualità, anche aspra, che ne è scaturita”.

“Tutte queste considerazioni ci spingono nello sforzo di ridare valore a Tim e al lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal prosieguo della trattativa sul contratto aziendale e dalla più generale vertenza sul futuro dell’azienda – conclude l’esponente Cgil,  che ringrazia “del lavoro sui e dei territori, portato avanti con passione e coraggio, a fianco di candidate e candidati, le oltre 10.000 persone che hanno deciso di rinnovare la loro fiducia nei nostri confronti. Proveremo in tutti i modi a esserne ancora una volta all’altezza”.

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