‘La democrazia va difesa’, è questo il messaggio lanciato dalla manifestazione di oggi a Roma, in Piazza San Giovanni.

La Cgil, sfilando per le vie della capitale in due cortei con lavoratrici e lavoratori provenienti da tutto il Paese, ha chiesto “rispetto per il lavoro e la Costituzione”, attaccati dal Governo con la reintroduzione dei voucher. La Confederazione, infatti, ha raccolto milioni di firme per chiederne l’abolizione, ma, con uno schiaffo alla democrazia, il referendum abrogativo indetto non si è mai tenuto: una legge ha impedito agli italiani di esprimersi e ha fatto rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta. E “quando si violano le regole democratiche del Paese ci preoccupiamo – ha dichiarato dal palco Camusso – perché certi precedenti sono pericolosi”.

“La politica non ha avuto il coraggio di fare una battaglia a viso aperto, ha usato furbizie”, ma, ha annunciato il segretario generale della Cgil, “la nostra battaglia non finisce qui. Ricorreremo alla Corte, abbiamo già raccolto più di 150mila firme. Con tutto il rispetto – ha sottolineato – faremo presente al Presidente Mattarella che siamo di fronte a un’esplicita violazione della Costituzione”.

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