Alla presenza dei massimi vertici della categoria nazionale e della confederazione regionale, i quadri e delegati della Slc Calabria hanno fatto il punto sulle vertenze in campo.

Si è tenuta ieri, a Lamezia Terme, l’Assemblea Generale dei delegati della Slc Cgil Calabria alla presenza del Segretario generale della Slc Cgil Fabrizio Solari, del Segretario Generale della Cgil Calabria Angelo Sposato e della Segretaria della Cgil Calabria Mimma Pacifici.

Tanti i temi trattati, dalla produzione culturale all’emittenza, dai rinnovi dei Ccnl di Poste Italiane a quello delle Telecomunicazioni e dell’Emittenza privata, dalle vertenze del mondo dei call center, su tutte Call&Call ed Almaviva, fino al possibile rinnovo e poi all’interruzione delle trattative per il contratto dei poligrafici.

In modo particolare, si è lungamente discusso della ennesima proposta di riorganizzazione del recapito di Poste Italiane, con la quale già oggi con la consegna della posta a giorni alterni, si creano disservizi di non poco conto all’utenza finale oltre che generare serie preoccupazioni sull’impatto occupazionale.

Oggetto di dibattito la proposta aziendale di riorganizzazione di Tim che prevede 4.000 uscite volontarie nel 2018, 2.500 nel triennio successivo e contemporaneamente un piano di assunzioni per circa 2.000 unità sostenuto dall’utilizzo della cosiddetta “solidarietà espansiva” che presuppone, nel caso specifico, una riduzione strutturale dell’orario di lavoro e della retribuzione di 20 minuti giornalieri per tutti i lavoratori.

Per quanto riguarda le vertenze a livello locale si è ampiamente discusso di quanto sta accadendo alla Abramo P&L che rischia di perdere una commessa di Poste Italiane a causa di un’assegnazione ad altra azienda con un ribasso del 20%. Al di la della battaglia etica e di legalità sul sistema degli appalti che mette in ginocchio l’economica territoriale, si è comunque analizzata la situazione di una azienda in crisi da un quinquennio che non ha saputo riqualificarsi ed innovarsi per dare prospettiva futura a centinaia di lavoratori.

Sempre in tema di etica ed appalti si è discusso dell’abuso di esternalizzazione di attività presso la sede calabrese della Rai, in cui si continua, come già denunciato dalla nostra segreteria negli scorsi mesi, a non valorizzare le professionalità interne ed a mantenere sotto organico le varie sedi, affidando il lavoro ad aziende esterne. Su questo tema la Slc Cgil Calabria ha già dato mandato ai propri legali per valutare una condotta antisindacale per l’assenza di chiarezza e di trasparenza nella comunicazione dei dati relativi agli appalti, e nei prossimi giorni si renderà pubblica la denuncia sottoposta alle massime autorità dirigenti di Rai ed alla commissione di vigilanza.

Analizzata anche la situazione della Maran, che nei giorni scorsi ha presentato il concordato preventivo, creando seria preoccupazione sul futuro di un centinaio di lavoratori catanzaresi. Una azienda messa in crisi dalla concorrenza sleale perpetrata nel settore del recupero crediti telefonici, ma anche dalla propria incapacità di riorganizzarsi per dare risposte ad un mercato in continua evoluzione.

Il 2018 della Slc Calabria si apre, quindi, all’insegna della legalità, tante le iniziative di lotta che “bollono in pentola” ed i progetti messi in campo che sono stati illustrati nell’assemblea calabrese, tra cui quello relativo al settore dei call center in ousourcing che gestiscono attività teleselling e telemarketing attraverso co.co.co. ma che non rispettano il testo unico per i lavoratori outbound, utilizzando forme e modalità di pagamento fantasiose, che creano un sistema di dumping a danno della buona occupazione.

Sul tema alle denunce finora rimaste inascoltate, ci sarà un rilancio di una azione forte ed ancor più plateale.

Lascia un commento