Il giorno 16 settembre 2020, le Segreterie Nazionali e territoriali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL
congiuntamente con il coordinamento delle RSU, hanno firmato con la direzione aziendale di TCC SPA due
accordi per la gestione del lavoro da remoto, sia nelle fase emergenziale che nella fase post emergenziale.
Nella giornata sopra detta, oltre ad affrontare l’argomento all’ordine del giorno, le Rsu di Tcc hanno avanzato
una serie di richieste, riguardanti diversi argomenti, alcuni dei quali saranno sicuramente al centro del confronto
che si aprirà a breve sul contratto di secondo livello.
Tali richieste, conseguenza dell’impegno delle Rsu stesse alla rappresentanza dei lavoratori nei posti di lavoro,
sono state puntualmente registrate e supportate dalle Segreterie Nazionali, e sono state sicuramente colte
anche dall’azienda.
Purtroppo però nonostante si provi, ormai da mesi, a mettere in atto un confronto maturo e propositivo tra le
parti, nel rispetto dei reciproci ruoli, non possiamo fare a meno di rilevare come quanto accaduto nella giornata
di giovedì 17 Settembre, non soddisfi assolutamente tale intendimento.
Abbiamo infatti assistito, in pieno stile “Vecchia Telecontact”, al circolare di informazioni tramite
audio-messaggi, messaggi social, telefonate, realizzati da qualche solerte “lavoratore delle aree di responsabilità
di Tcc”, che travisando il proprio ruolo e lanciando il cuore oltre l’ostacolo, si è di fatto eretto a messaggero di
buone novelle, al di fuori delle normali dinamiche di relazioni industriali.
Chissà se gli stessi messaggeri sarebbero altrettanto solerti qualora (speriamo mai) dovessero comunicare
notizie meno positive delle attuali….
Sembra assurdo che ancora oggi, nonostante le distanze imposte tra le Lavoratrici ed i Lavoratori per effetto
dell’emergenza pandemica, non si comprenda quanto questo tipo di informazione/disinformazione rappresenti
un elemento dirompente, il cui unico risultato sia quello di generare confusione, se non caos, tra i lavoratori.
Riteniamo che un’azienda importante come Tcc, possa e debba gestire i propri processi organizzativi, segno di
un management attento, che investe tempo e risorse nell’azienda stessa.
Non possiamo però più accettare che si continuino a perpetrare ancora atteggiamenti simili, soprattutto
tenendo in considerazione che questo è solo l’ultimo episodio di una lunga serie di eventi costantemente
ripetutisi nel tempo.
Nel merito, come sindacato confederale avevamo da tempo richiesto all’azienda di fornire a tutti i dipendenti,
come nella capogruppo, gli apparati telefonici aziendali. Pertanto, nel momento in cui verranno consegnati,
riterremo di aver raggiunto un nostro obiettivo.
Sempre nel merito, non possiamo di certo non essere favorevoli a politiche del personale espansive, in grado di
dare sollievo, respiro, ed opportunità agli operatori oggi già impiegati in azienda.
Ma non vorremmo che gli zelanti propagatori di buone notizie, potessero rendere irrealizzabile un progetto che,
vista la dinamica aziendale, sembra essere ancora in una fase embrionale, seppure una volta confermato possa
realizzarsi, con il giusto impegno, in tempi relativamente brevi

A questo punto le relazioni industriali di TCC dovranno, per prima cosa, gestire correttamente le proprie linee
operative interne, reprimendone le dannose pulsioni comunicative.
Solo così potremo, compiutamente e nel corretto spirito di relazione, sederci al tavolo sindacale, per
confrontarci su eventuali progetti o sulla realizzazione di futuri accordi, a partire proprio dal prossimo incontro
sul “secondo livello”.
Non vorremmo trovarci nella situazione di non poter sottoscrivere accordi per colpa di qualche IRresponsabile,
e doverne spiegare la motivazione alle Lavoratrici ed ai Lavoratori che rappresentiamo.
E’ giunto il momento di porre fine a questi comportamenti, che danneggiano non solo il tavolo relazionale, ma
la stessa azienda!


Roma, 17 Settembre 2020
Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTel CISL UILCOM UIL

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