Non più tardi di due settimane fa, le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil avevano dichiarato come Iliad Italia si mostrasse una azienda sempre più in crescita nel mercato delle telecomunicazioni italiane, con aumento consistente di clienti e ricavi, seppur con i lavoratori tra i meno pagati del settore e con un approccio relazionale ai limiti della condotta antisindacale.
L’azienda si era affrettata a rispondere smentendo genericamente le affermazioni contenute nel comunicato sindacale, ma senza entrare nel merito, anzi glissando completamente sulle questioni poste. Rispetto a questa posizione aziendale, abbiamo ritenuto allora corretto porre, attraverso un successivo comunicato, 10 domande chiare e dirette, ed avremmo sperato in tempestive risposte altrettanto chiare e dirette. Ma Iliad non lo ha voluto fare.

Eppure, anche se in maniera indiretta, e da fonti diverse, le risposte non sono tardate ad arrivare. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni in questi giorni riguardo al fatto che alcuni lavoratori del settore retail operanti presso gli stores Iliad, sono stati contattati per il riconoscimento del livello 3 del CCNL delle Telecomunicazioni. Bene, ma non benissimo!!!

L’affrettarsi di Iliad a riconoscere le professionalità contrattualmente previste, guarda caso dopo la denuncia pubblica del comunicato sindacale, non è altro che la piena conferma di quanto sostenuto: il personale nei negozi Iliad è inquadrato al di sotto di quanto previsto dal CCNL!!!

Se si è scelto di non rispondere direttamente alle domande ma di farlo in maniera indiretta, non ci siamo ancora!!! Il terzo livello, che dovrebbe essere riconosciuto a tutti i lavoratori degli Stores, non è il traguardo di quelle Lavoratrici e quei Lavoratori, ma un momento di passaggio, in considerazione della professionalità e dell’esperienza maturata, verso più consono quarto livello.

Contemporaneamente, mentre Iliad era intenta a smentire quanto dichiarato dal sindacato sostenendo di “operare da sempre nel rispetto del mercato di riferimento”, a rettificare quanto dichiarava la stessa azienda, ci ha pensato direttamente l’Antritrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha sanzionato l’azienda per 1,2 milioni di euro, giudicando la sua pubblicità “ingannevole”.
Suggeriamo quindi ad Iliad Italia di provare a confrontarsi realmente con chi rappresenta i lavoratori, invece di rilasciare dichiarazioni stampa che con il tempo, galantuomo, vengono poi smentite dai fatti, e fanno arrivare i nodi al pettine!!!

Le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, tradizionalmente inclini al dialogo ed al confronto, vero, hanno dimostrato negli anni grande senso di responsabilità, nel voler governare gli effetti del mercato, provando a dare risposte alle complicate evoluzioni del settore delle telecomunicazioni, attraverso buone pratiche di contrattazione. In virtù di quanto sopra, le Segreterie continuano ad auspicare un cambio di approccio relazionale di Iliad Italia, che gioverebbe non solo alle lavoratrici ed ai lavoratori, ma a tutta l’azienda! Il contenimento dei costi, seppur sia stato il faro guida in una prima fase di ingresso in Italia, non può continuare ad illuminare costantemente il cammino di
un’azienda che appare ormai consolidata all’interno di un mercato delle TLC che invece soffre di forti turbolenze, a cui la stessa Iliad dovrebbe contribuire nel voler dare stabilità.

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

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