Primo accordo nel settore CRM-BPO che regolamenta il lavoro agile post emergenziale

Nella tarda serata di ieri 15 marzo, al termine di un serrato ma proficuo confronto tra i rappresentanti aziendali di Transcom, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le RSU/RSA dei vari siti produttivi è stato sottoscritto l’accordo che regolamenta il lavoro da remoto in azienda a partire dal prossimo 1° aprile.

L’accordo sottoscritto, il primo che disciplina il lavoro agile in ottica post emergenziale in una azienda del settore Crm-Bpo, introduce lo smart working nella organizzazione del lavoro, in maniera strutturale in modo sperimentale per un anno con possibilità di rinnovo.

L’accesso allo strumento per come previsto dalla legge sarà su base volontaria, previa sottoscrizione di un accordo individuale che integra il contratto stesso, e darà la possibilità di accedere ad almeno 8 giornate mese (2 a settimana) di lavoro da remoto.

L’intesa prevede la possibilità di andare oltre le 8 giornate minime previste, partendo dai turni disagiati (turni serali, domenicali e festivi), in caso di allerta meteo o impedimenti gravi.

A seguito del confronto con le strutture territoriali sarà possibile implementare ulteriormente le giornate di lavoro da remoto, tenendo conto delle esigenze che a livello di sito produttivo azienda, strutture territoriali ed rsu individueranno.

L’azienda fornirà ai lavoratori che aderiranno all’accordo le dotazioni tecniche ed informatiche per operare da remoto, nello specifico saranno forniti laptop, cuffie, mouse e zainetto per il trasporto.

Il lavoratore dovrà garantire una adeguata connettività per permettere il regolare svolgimento del lavoro da remoto.

Le parti, preso atto che al 31 marzo, ad oggi, è fissato il termine dell’emergenza sanitaria, nella consapevolezza comune che la pandemia non ha ancora cessato i suoi effetti, hanno previsto una regolamentazione specifica definita “Smart Working Emergenziale”.

Questa opzione prevede una rimodulazione d’urgenza delle percentuali previste dall’accordo, fino alla chiusura eventuale del sito, qualora la curva epidemiologica subisse bruschi incrementi sia in ambito nazionale, che a livello territoriale.

Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil esprimono grande soddisfazione per l’accordo sottoscritto, che introduce strutturalmente la modalità di lavoro da remoto all’interno dell’organizzazione del lavoro nell’ambito call center in outsourcing.

Questo primo accordo, raggiunto grazie ad un approccio non ideologico di entrambe le parti, si auspica possa essere il viatico alla consapevolezza delle aziende del settore di un modello organizzativo promiscuo tra sede e lavoro da remoto, diventando il primo di una lunga serie.

Il lavoro agile, osteggiato per anni dalle aziende del settore contact center in outsourcing, dichiarato impraticabile tecnicamente, nell’ultimo biennio, complice la pandemia, è diventata la modalità prevalente in cui operare.

C’è voluta una pandemia globale per far superare alcune superficiali opinioni delle aziende operanti in ambito Crm-Bpo.

Ci si augura non serva un’altra emergenza planetaria affinché si superino altri stereotipi aziendali che, per troppo tempo, hanno bloccato il confronto sindacale.

Roma, 16 marzo 2022

Le Segreterie Nazionali SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL 

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