La nuova società di trasporti aereo ITA, che dal 14 ottobre prossimo dovrebbe subentrare ad Alitalia ha indetto un bando di gara per le attività di Customer Care che non prevede clausola sociale, vincolo territoriale ed alcuna tutela per i 621 lavoratori operanti sulla commessa. In Calabria interessati 66 lavoratori sulla sede di Rende di Almaviva. Le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno prontamente segnalato quanto sta accadendo ai Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Dal 5 Agosto proclamato il blocco delle attività.

Al Ministro dello Sviluppo Economico On. Giancarlo Giorgetti

Al Ministro del Lavoro On. Andrea Orlando        

p.c. Italia Trasporto Aereo  A.D. Dott. Fabio Lazzerini 

Oggetto: Gara bandita dalla società ITA per il servizio di assistenza clienti.  

Egregi Ministri,  In data 31 luglio u.s. la società ITA ha ufficializzato la partenza di una gara per la gestione del proprio servizio di assistenza clienti. Una gara che appare fin da subito del tutto incomprensibile.  La data di partecipazione ultima è fissata al 4 di agosto e quella di inizio del servizio al 15 di agosto! Non si fa alcun riferimento alla clausola sociale o al fatto che la gara vada svolta dal territorio italiano (elemento strabiliante se non scandaloso essendo ITA una società pubblica). Per altro la gara, bandita da una società pubblica, ha caratteristiche “privatistiche”, alimentando ulteriormente il senso di confusione che appare evidente dalla lettura del bando. L’attuale servizio di assistenza clienti della società Alitalia è gestito dalla società Almaviva Contact con 621 lavoratori a tempo indeterminato (con una anzianità professionale sul servizio più che ventennale) che operano prevalentemente sulla sede di Palermo e in parte su Rende. Il servizio messo a gara da ITA risulta essere di fatto il medesimo di quello attualmente svolto da questi lavoratori per Alitalia. Non vi è alcun dubbio del fatto che i presupposti di questo bando porterebbero direttamente al disastro sociale.  La gara è totalmente improntata al principio del massimo ribasso.  Il premio, addirittura con un punteggio tecnico extra al fornitore che avesse la propria sede su Roma, al netto di dove oggi sono allocati i centri produttivi, è di fatto un invito a delinquere, ovvero a non rispettare la legge sulle clausole sociali che garantisce la continuità occupazionale nei servizi di call center. Per non parlare del fatto che, come detto, nel bando non si esclude affatto la possibilità di delocalizzare in parte o tutta la commessa (con il massimo ribasso senza alcun limite minimo non sembrerebbe un’opzione quanto una certezza). Siamo davvero esterrefatti dinanzi a tale sciatteria e spregio per i lavoratori. Questa gara va assolutamente fermata e riformulata seguendo i criteri di legge. In caso contrario ITA si presenterebbe al Paese con un bel biglietto da visita: 621 licenziati, al netto di ciò che succederà nel perimetro  In attesa di una risposta tempestiva proclamiamo il blocco di tutte le attività del servizio Alitalia dal prossimo  5 agosto 2021 al 9 agosto 2021 compreso.  Nei prossimi giorni valuteremo ulteriori iniziative pubbliche per evidenziare e contrastare il possibile scempio occupazionale che si va profilando.

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