Saccone: “Aprire ragionamento serio su futuro azienda” (Il Sole 24 ore Radiocor Plus) – “In Rai c’e’ assoluto bisogno di un cambio di passo da parte di tutti. Francamente vorremmo sottrarci al gioco di rispondere a dichiarazioni attribuite dalla stampa all’amministratore delegato Salini, poi smentite dall’azienda stessa, riguardanti presunti piani di revisione del perimetro occupazionale”. Lo afferma Riccardo Saccone, segretario nazionale della Slc Cgil, spiegando che “sarebbe opportuno stare ai fatti piuttosto. I conti aziendali per il 2020 e, a quanto sembra, anche per il 2021 non vanno bene. Il piano industriale di fatto e’ morto e sepolto e si procede per tentativi minacciando la chiusura di canali a caso; l’azienda non ha neanche iniziato un’analisi seria su come pensa di affrontare i processi di digitalizzazione e la competizione con le piattaforme, ripensando se stessa ed il proprio ruolo in un paese cambiato; buona parte della politica oltre che dichiarare un giorno si’ e l’altro pure sul canone e su quanto e come debba essere decurtato non sembra voler davvero aprire un confronto serio su come si debba trasformare questa azienda strategica per la cultura, la coesione e l’alfabetizzazione digitale del paese. Noi pensiamo che di queste cose bisognerebbe parlare in tempi rapidissimi”. Saccone aggiunge che “e’ inutile minacciare licenziamenti per poi ‘atterrare’ su qualche risparmio relativo a qualche voce variabile del costo del lavoro, per tirare un finto respiro di sollievo”. Auspichiamo invece, aggiunge, “che il prossimo 11 novembre la Commissione di Vigilanza Rai voglia iniziare con l’audizione del ministro Gualtieri ad aprire invece il ragionamento sul futuro che si vuole dare a quest’azienda. Il sindacato come sempre fara’ la sua parte ma bisogna iniziare ad affrontare davvero i temi che riguardano l’avvenire della Rai e dei suoi lavoratori”.

Lascia un commento