La federazione dei lavoratori della comunicazione e la confederazione regionale si schierano al fianco della giornalista della Rai Erika Crispo, colpevole di aver svolto il suo lavoro di cronista per la Tgr calabrese.

L’aver ricordato vicessitudini giudiziarie per una preside a processo per una inchiesta sulle spese “distorte” di una associazione antimafia, ha scatenato prima un becero tentativo di bloccare il servizio realizzato e successivamente una lettera inviata alla redazione della Rai Calabria con la quale si chiedeva di prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti.

“Esprimiamo piena solidarietà alla giornalista Erika Crispo – dicono i segretari generali di Slc Cgil e Cgil della Calabria – vittima di una chiara intimidazione volta a limitare il diritto di cronaca”.

“L’approccio oscurantista, l’intolleranza verso chi quotidianamente opera per garantire il diritto alla informazione – proseguono Carchidi e Sposato – è un vezzo sempre più diffuso. La libertà di stampa va sempre rispettata, in Calabria come nel resto del paese”.

“Simili approcci nei confronti del mondo della stampa non possono essere accettati in una moderna democrazia – affermano i due sindacalisti – Crediamo fortemente che il diritto di cronaca, grazie alle libertà di stampa e di informazione, sia uno dei pilastri della democrazia e, oggi più che mai, vada protetto per il bene delle istituzioni democratiche e di chi, con esse, viene rappresentato”.

“Vogliamo esprimere, pertanto, la piena solidarietà, totale sostegno e forte vicinanza alla giornalista Erika Crispo ed a tutta la redazione della Tgr Calabria che quotidianamente lavorano a tutela del diritto dei cittadini di essere informati, svolgendo una funzione di interesse generale.”

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