Il comunicato congiunto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Cgil, Cisl Uil.

Nei giorni scorsi è stato convocato per la giornata odierna il Tavolo di settore delle TLC, con le OO.SS. confederali e Asstel, alla presenza del Ministro Luigi Di Maio. Questa mattina il Tavolo, invece, è stato allargato ai sindacati autonomi – scarsissimamente presenti nel settore – e non c’era traccia del Ministro Di Maio. Un appuntamento che, quindi, è la replica esatta di altri due incontri svolti sempre presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Un appuntamento che, evidentemente, ha il solo obiettivo di prendere altro tempo e non di discutere dei problemi concreti del settore. Le scriventi OO.SS., ribadendo la piena disponibilità ad attivare un confronto vero con il Ministro per risolvere le troppe gravi crisi aperte, che rischiano di portare a migliaia di licenziamenti, hanno inoltre ribadito in ogni occasione quali sono i problemi da affrontare, anche presentando una Piattaforma scritta alle Istituzioni. Si tratta di risolvere i problemi legati alle delocalizzazioni delle attività, al costo del lavoro, al dumping contrattuale, alla mancanza di ammortizzatori sociali stabili e certi, alla corretta applicazione delle clausole sociali, a un progetto di formazione adeguata a traghettare il settore verso la necessaria digitalizzazione.

DANIELE CARCHIDI – Segretario Generale Slc Cgil Calabria

Di Maio abbandoni il clima da campagna elettorale perenne e cominci a svolgere il ruolo che è stato chiamato a svolgere”

Oggi è stata l’ennesima dimostrazione di un disinteresse verso una categoria di lavoratori da sempre “mediaticamente interessante” ma costantemente abbandonata. In questo c’è totale continuità tra i governi precedenti e l’attuale.
Al termine dello scorso incontro, relativo alla vertenza Almaviva Palermo, il ministero aveva aggiornato le parti al 19 luglio attraverso un comunicato pubblicato sul sito istituzionale dello stesso Ministero del Lavoro. Successivamente il tavolo si era trasformato in un incontro complessivo sul settore contact center, per poi oggi diventare una replica di tavoli di settore già visti nei mesi scorsi e che al di là di dichiarazioni e dei buoni propositi non hanno portato niente di tangibile per le lavoratrici ed i lavoratori del settore.

Il Ministro ha ritenuto più opportuno dedicarsi a chiarire le sue beghe con Salvini, non ritenendo prioritario affrontare una vertenza che impatta migliaia di lavoratori in Italia, ed in particolare nel mezzogiorno.

Le elezioni europee sono passate, così come le amministrative e le regionali, il Ministro Di Maio scelga se fare il ministro o il capo di un partito in perenne campagna elettorale, e provi a risolvere invece le vertenze per cui ha indossato “magliette” nel corso delle varie competizioni elettorali.

ALBERTO LIGATO – Segretario Regionale Slc Cgil Calabria

Lavoratori del settore mortificati dal governo”

Ancora una mortificazione per le aspettative degli oltre 10 mila lavoratori calabresi che operano nel settore call center, l’ennesimo tavolo convocato e disertato dal Ministro dello Sviluppo Economico, l’ennesima occasione sprecata per mettere in sicurezza il settore.
È più di un anno che abbiamo presentato al governo una piattaforma rivendicativa, ci sono numerosi aspetti da affrontare rapidamente ed il futuro di migliaia di lavoratori è appeso ad un filo. Numerose sono le vertenze aperte e migliaia i posti di lavoro a rischio. Un governo che si professa vicino al popolo che non fa nulla per i lavoratori dei call center.
La Calabria ha già pianto migliaia di lavoratori precari da Luglio dello scorso anno a causa dei cali di volumi imposti dai committenti, da mesi affrontiamo senza ausilio delle istituzioni crisi per scongiurare ipotesi di tagli drastici attraverso accordi di ammortizzatori sociali. Ma gli ammortizzatori sociali non sono eterni, e soprattutto non sono la soluzione, questo settore ha bisogno di interventi strutturali.

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