Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dalla Abramo C.C. una comunicazione con la quale ci ha informato della mancata conferma dell’appalto SORIS Spa, gestito sul sito di Crotone con 22 lavoratori.
Con questa comunicazione la Abramo ha inteso formalizzare l’attivazione della procedura prevista dall’art. 1 comma 10, della Legge n. 11 del 2016 (c.d. Clausola Sociale).
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil della Calabria si sono prontamente attivate per richiedere, come previsto dalla legge su citata e come recepito e disciplinato dall’art.53 del CCNL Telecomunicazioni, un incontro con le parti in causa per l’espletamento della procedura, facendo già di fatto notare alcune violazioni da parte del committente Soris a quanto previsto dalla normativa dei cambi di appalto nel settore dei Call Center.
Non permetteremo che altri 22 posti di lavoro vengano persi in una regione, in una provincia ed in una città già fin troppo martoriata dalle scelleratezze pubbliche e private perpetrate negli anni.
Non consentiremo a nessuna azienda, per lo più a partecipazione pubblica, di violare le leggi pensando forse di vivere e lavorare in una Repubblica a parte.
Prentendiamo la piena applicazione della “clausola sociale” e la piena tutela dell’occupazione per tutti e 22 i lavoratori impattati, tutelando in tutte le sedi i diritti e le tutele che la legge garantisce a quei lavoratori, in primis le condizioni contrattuali e la territorialità.
Un’altra vertenza all’orizzonte per la città di Crotone, un’altra volta ai lavoratori della Abramo Cc vorrebbero fare pagare le conseguenze del mancato rispetto delle legfi, ancora sono aperte le ferite per la vertenza TIM ed anziché provare a sanarle si vorrebbe accrescerle ulteriormente.
Non lo permetteremo.

Le segreterie regionali 
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil
CALABRIA

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